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« Eva è una storia che si ripete. »
(Hideaki Anno[1])

Molte situazioni, dialoghi o fotogrammi del sedicesimo e del ventesimo episodio della serie televisiva reinterpretano, richiamano, o presentano affinità di non trascurabile portata con alcuni corrispettivi del film The End of Evangelion. Benché sia innegabile che in Evangelion ci siano dozzine e dozzine di frame riciclati o riproposti, molto probabilmente per ragioni meramente economiche, è altrettanto vero che, ad una più attenta disamina, è rintracciabile in alcuni di loro un preciso ed innegabile significato. Inoltre, essendo The End of Evangelion una pellicola finanziata da diversi sponsor e contenente decine e decine di materiale grafico inedito, appare poco sostenibile la tesi secondo la quale essi risulterebbero del tutto scevri di significato, inter-testuale o meta-testuale che sia. Molti di loro infatti non si fermano ad un semplice richiamo grafico apparentemente casuale, ma formano un sistema complicato di intrecci e di rimandi che riveste notevole importanza nella dinamica della storia.

Contatto con la madre[]

Contatto con la madre
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Shinji nell'episodio sedicesimo e nel film The End of Evangelion

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Misato e Rei

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Shinji, accarezzato in entrambe le occasioni da Yui

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Contatto con la figura materna in un mare di LCL rosso

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Le raffigurazioni di Yui e di Kyōko

Il percorso individuale di Shinji è influenzato dalla figura di sua madre, la dottoressa e ricercatrice Yui Ikari, che sembra provare un'incondizionato affetto nei confronti del figlio, a lui mancato durante la crescita. Pertanto, da un'iniziale insicurezza circa la propria identità e il proprio valore, il personaggio di Shinji cresce e matura con il progredire degli eventi e delle battaglie contro gli Angeli. Segno tangibile del suo lento ed inesorabille cambiamento è la riprosizione di molte situazioni e di molte scelte, come nel caso del diciannovesimo episodio, nel quale risponde in maniera più razionale e decisa agli stessi e pressocché identici stimoli esterni affrontati nei primi due episodi della serie.

Nella sedicesima puntata costituisce in tal senso un innegabile punto di svolta, non solo per la narrazione della serie, più introspettiva e psicologica, ma anche per la complessa psicologia del ragazzo. Sia nel sedicesimo che nel ventesimoo episodio, Shinji ha un contatto di primo grado con l'anima di sua madre, custodita all'interno dell'Eva-01. In ambedue i casi, riveste notevole importanza l'odore, materno e affettuoso, di Yui. Situazione pressocché identica è rintracciabile nel film The End of Evangelion, nel quale si congiunge con il clone genetico di Yui, Rei Ayanami. Nel sedicesimo episodio e nella pellicola sono sovrapponibili due inquadrature di Shinji, visto dal basso e con gli occhi appena aperti, mentre nel ventesimo episodio, per un brevissimo estante, è visibile un grezzo, presumibilmente a carboncino, di Yui, che gli chiede espressamente che cosa desideri. Un grezzo di una figura materna, presentato per la prima volta nel sedicesimo episodio, è ulteriormente proposto nel caso della madre di Asuka, poco prima della battaglia contro i Mass Production Model, e, come nelle precedenti occasioni, il viso della madre è come circondato da un alone di luce, con i tratti del volto poco visibili, indefiniti.

Le inquadrature che seguono allo sguardo di Shinji sono pressocché identiche, cioè Rei, con una luna gialla alle spalle, e Misato, palliativo della figura materna. Se, nel ventesimo episodio, Misato confesserà a Shinji di aver riposto tutte le sue speranze in lui, Yui, nella seconda parte di The End of Evangelion, paragona la Rei gigante fusa con Lilith all'insieme delle sue speranze, particolare che fa desumere una certa somiglianza, ma anche distanza, fra le due figure. In ogni caso, entrambi i personaggi hanno il merito di far cambiare il ragazzo e, in un certo qual modo, di farlo maturare.

Nel preciso istante in cui Yui ha un contatto fisico, o comunque concreto, con Shinji, ella gli accarezza la guancia. Gesto simile è presente nelle ultime sequenze della pellicola conclusiva; in entrambe le situazioni Shinji è come sospeso all'interno dell'LCL, che si tinge, a livello simbolico, di rosso. Altro particolare, fortemente legato al concetto di maternitá, è la fiamma di colore azzurro, simbolo dello spirito di Yui, visibile sia nel sedicesimo episodio, sia nel diciannovesimo e nel ventesimo, e apparentemente rielaborato in alcune sequenze della versione cinematografica.

Shinji[]

Shinji, sia nel diciannovesimo episodio della serie originale che nella pellicola conclusiva, si dispera nel proprio abitacolo, dimenando ossessivamente i comandi del proprio Evangelion. Il rimando grafico ed estetico fra le due sequenze risulta innegabile, per quanto il suo significato meta-testuale sia probabilmente meno profondo rispetto ad altri. A confermare la sovrapposizione sono le inquadrature antecedenti e successive, nelle quali il ragazzo assume delle espressioni mimiche estreme, in un primo caso per sadismo o semplice sforzo fisico e psichico, nell'altro per disgusto e per sfinimento psicologico. Se, nel diciannovesimo episodio, percepisce dei battiti cardiaci e l'anima di sua madre all'interno dello 01 venendo assorbito al proprio interno, nel film viene letteralmente inglobato all'interno del corpo di Rei, somiglianza sottolineata dalle inquadrature degli occhi del ragazzo, praticamente e concettualmente identiche. In entrambi i casi ha inizio per Shinji un vero e proprio percorso interiore, un flusso di coscienza nel quale è chiamato a decidere se ritornare alla realtà o, al contrario, essere assimilato dalla metaforica figura materna. Non solo le inquadrature dello spirito di Yui o delle tante Rei sono esteticamente identiche, ma anche le sue fantasie sulle tre protagoniste della serie, Asuka, Misato e Rei, la cui immagine si sovrappone per brevi fotogrammi. 

Ultima affinità visiva e concettuale è il rimando al noto simbolismo del treno, proposto nel sedicesimo, nel diciannovesimo, nel ventesimo e nel ventiseiesimo episodio, versione cinematografica. Sia nel diciannovesimo che nel ventiseiesimo episodio Shinji discute, probabilmente solamente a livello metafisico e metaforico, con Rei, seduta in penombra; nel primo caso, Rei chiede al ragazzo se abbia mai cercato di capire suo padre, nel secondo caso se abbia tentato di comprendere i sentimenti di Asuka. Alla domanda, Shinji risponde affermativamente e con una certa determinazione, nello stesso identico modo e con la stessa inquadratura.

Shinji
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Shinji si agita nel proprio Evangelion

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Le espressioni di Shinji

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Shinji assimilato nella madre

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Le fantasie sulle tre protagoniste

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Rei interroga Shinji

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Shinji risponde alle domande di Rei

Rinascita, grembo[]

Sia nel sedicesimo episodio, sia nel film The End of Evangelion, Shinji viene inglobato e intrappolato all'interno di un metaforico grembo materno; nel primo caso, rimane chiuso al'interno dell'Entry Plug dello 01, nel secondo caso, più letterale, nell'organo genitale sulla fronte di Rei. Anche la Luna Nera, o l'Uovo di Lilith, suggerisce una metafora simile, nonché l'Angelo Leliel, esteticamente simile al primo. In ambedue le occasioni, lo 01 di Shinji fuoriesce dal grembo, come in un parto, in apparente stato di berserk; in un caso dal corpo sferico di Leliel, nell'altro dall'occhio di Lilith, esteticamente simile ad un organo genitale femminile. Ulteriore elemento di analogia è costituito dal fatto che i due metaforici grembi implodano alla fine degli episodi, cospargendosi e dissolvendosi in una apparente nube di vapore rosso, simile a sangue.

Rinascita, grembo
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Leliel e la Luna Nera

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L'implosione

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La fuoriuscita dell'Eva-01

  1. Evangelion 1:01 Booklet, Dynit Italia.
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