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Mare di Dirac

Nell'episodio 16 (Shi ni itaru yamai, soshite, "Malattia mortale, e poi.."), Shinji è assorbito dall'"ombra" dell'Angelo Leliel. Ritsuko descrive questo spazio come un mare di Dirac (ディラックの海, Dirakku no umi)[1].

Misato: «Quindi quell'ombra sarebbe il vero corpo dell'Angelo?»
Ritsuko: «Esatto. Una realtà volumetrica definita da un diametro di 680 metri, e uno spessore pari a circa tre nanometri. Tale fisicità iper-sottile è mantenuta tramite un A.T. Field invertito, e al suo interno si estende uno spazio numeroimmaginario chiamato "mare di Dirac"[2]. L'Angelo potrebbe essere collegato ad un altro universo»
Misato: «E l'oggetto sferico?»
Ritsuko: «Scompare quando vengono chiusi i circuiti numeriimmaginari del vero corpo. La sfera galleggiante è in effetti una mera ombra».

Il mare di Dirac che assorbe Shinji e l'Unità-01 al suo interno è, nella realtà, un concetto che formulò nel secolo scorso il fisico teorico britannico Dirac (Paul Adrien Maurice Dirac: 1902-1984). Un vuoto è pieno di elettroni di energia negativa, e questo è quello che viene chiamato "mare di Dirac"[3][4].

Nella puntata 17, la Seconda Divisione Americana della Nerv "scompare", e come asserisce Ritsuko: «Probabilmente è stato tutto ingoiato dal mare di Dirac, come lo 01 nell'ultimo scontro».

Note

  1. cfr. Evangelion Chronicle, DeAgostini Japan, vol. 18, p. 24.
  2. vd. anche Fujie, Foster, Neon Genesis Evangelion: The Unofficial Guide, Cocoro Books, 2004, p. 34.
  3. Platinum Edition Booklet, vol. 4.
  4. «Nel suo Evangelion Hideaki Anno ha escogitato una perfetta presentazione del Mare di Dirac, ma ha fatto ricorso, volutamente, a espressioni non coincidenti con situazioni fisiche verosimili, che fossero però di sicuro impatto televisivo [...]. Ad esempio in natura esistono i numeri immaginari, ma il concetto di spazio "numeriimmaginario" è assolutamente infondato. La teoria del mare di Dirac, invece, è tutt'altro che dubbia, e appartiene a Paul Adrien Maurice Dirac (1902 -1984), uno dei protagonisti - assieme a Heisenberg, Schroedinger, Einstein, Segrè - della fisica quantistica del secolo scorso. Le sue ricerche portarono alla formulazione del concetto di "antimateria", secondo il quale l'antimateria è formata da "antiparticelle", uguali in tutto e per tutto alle particelle che costituiscono la materia, ad esclusione della carica elettrica (che rispetto ad esse è opposta). Ad esempio all'elettrone corrisponde un'antiparticella da esso differente per carica, ovvero il positrone (o antielettrone). Il Mare di Dirac è un modello di rappresentazione teorica del "vuoto", inteso come una quantità molto grande di antiparticellle. Il processo di interazione e collisione di antiparticelle e particelle porta all'annichilazione, che, in linea teorica (nella realtà tali collisioni producono una trasformazione delle loro masse in energia) origina il vuoto. Il vuoto, secondo questa nostra visione semplificata delle scoperte di Dirac, sarebbe formato non dal "nulla", ma da particelle e antiparticelle che si annichilano in tempi molto brevi. Poiché Shinji è costituito di materia e l'Angelo è invece formato da antimateria, essi, interagendo, originano il nulla, uno spazio inteso comunque come antimateria» (Evangelion Enciclopedia, Dynit Italia, p. 55).
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